venerdì 14 gennaio 2011

Strange week

Siamo all'epilogo di una settimana strana, piena di tutto e di niente. un susseguirsi di giorni tanto diversi eppure ugualmente vivi, di una vita che cambiava colore ad ogni quadrato del calendario. Era da tempo che non mi capitava di annegare nei miei pensieri come in questo periodo, pensieri dolci, amari, tristi e felici. Ho la sensazione che l'intimismo che la monotonia ha provato a sotterrare in questi mesi sta scalciando e vuole tornare a galla. E io...non aspetto altro. Sono poche le cose di me di cui vado fiera...e questa è una di quelle.
Il suono dei passi sull'asfalto muto ha accompagnato la seconda parte di questa settimana con una cadenza dalla ripetitività snervante, eppure sempre diversa. ad ogni chilometro suoni gravi si alternano ad acuti assordanti. e passo dopo passo segnano la colonna sonora dei miei giorni. Correre al mattino mi illumina. Mi rende viva. Mi fa affrontare il mondo con un sorriso diverso . Gran bell'allenamento giovedi, sotto un sole tiepido e primaverile che avrei voluto tirarne giù dal cielo un pezzetto da mettere in tasca. Il passo è veloce, sin dal primo giro le gambe volano. Forse sono assetate, il riposo ha questo effetto. Rigenerante da un lato, e pure dall'altro :) Non riesco a fermarle, mi sta stretto il solito percorso e vado a caccia di nuove deviazioni, sprazzi di novità che non ti allontanano dalla via maestra ma che a lei ti riconducono più saggia. Affamata di strada, guardo fuori dai miei occhi e i chilometri non si sentono, la stanchezza c'è ma non si vede... per ora. Primi 4 km e il cuore ha il freno, sotto i 155 bpm con un ritmo sui 5'/km di tutto rispetto.
Una discreta salita rompe il fiato eppure l'anima, ma reagisco, a tratti spingo come non credevo possibile, e il cuore ringrazia continuando a salire... e a scendere, su e giù, giù e su ...e neppure me ne accorgo. tocco i 181 bpm e non accadeva da tanto. escalation di ritmo fino al 9 km .. 4,24'/km. Una furia. Impazzita. Dovestailfreno. Sta qui, al 10km, quando le gambe cominciano a mollare, la testa pure, l'orologio è avanti, troppo avanti. sono in ritardo, la riunione, mi aspettano. In questi 52' il senso di una giornata... Ci sono, per tutti...ma lasciate che prenda la mia rincorsa. E poi, sì, ci sto...posso anche varcare il tornello di uscita alle 20,45. Col buio fuori e la luce dentro.


Poi, però.. c'è chi la luce prova a spegnerla e, purtroppo, qualche volta ci riesce.
Thanks God, it's friday. Mi aspetto tanto da questa giornata, ma il risveglio non è energico .. Il pensiero delle tante cose da fare mi impedisce di uscire a correre al mattino, mi imprigiono nei pensieri, da sola, mi ingabbio, come al solito. persevero nell'errore e dachicazzolovogliopoi. Ore 8,10 e sono già alla scrivania. Le prime mail della giornata spedite da iPhone alle 7. Osceno, lo so, non ditelo a nessuno. Mi aspettavo una giornata dura, ma non cosi. Tuttimivoglionotuttimicercano. Incredibile. Il mondo si è ricordato di me oggi, forse troppo. Colleziono discussioni, scontri, litigi, amarezze, telefonate, squilli, mail... 60 secondi senza interruzioni? non ci arrivo. aiuto. La dice lunga il pranzo consumato davanti al pc. da incubo. mollo prima del previsto, ovviamente. è la mente che cede. mi hanno attaccato e sono caduta. bandiera bianca. vado a casa, voglio il mio silenzio. non mi cercate, non ci sono per nessuno. Sì, oggi faccio l'impiegato. Solo 9 ore (senza pausa :)). Guardo le strade fuori dal finestrino, sono buie, tristi e scure... ma mi dico che non voglio lasciare questa giornata morire cosi, o forse sono io che non voglio morire con lei. casa, relax, preparo la cena con una minuziosità da grande occasione, a ritmo lento, da musica new age. E'uno dei modi che ho per far sentire alla persona che amo che il mio tempo è tutto per lui, il tempo che sento mio e quello che ho bisogno di condividere. Ho bisogno di scrivere sulla sua lavagna che sono passata di qui, che a casa c'è qualcuno che lo aspetta, con ansia silenziosa e troppo spesso non manifesta. Sono passate le 20 ormai...questo è il brutto dell'inverno...mi sembra notte fonda lì fuori. Ho le scarpette ancora nello zaino, mi aspettano pazienti, per la nostra quotidiana passeggiata mano nella mano (anzi...piedi nei piedi!). Però mi sono saziata di solitudine in queste due ore di pace, come quando lasci la tavola dopo un pranzo che ti riempie senza gonfiarti. Cerco visi amici a cui trasmettere questo senso di pace, le scarpette non me ne vorranno se stasera usciamo in compagnia... e allora SPINNING! salite e discese immaginarie... perchè sì, è di immaginare che ho bisogno stasera. E fanculo a chi mi ha rovinato la giornata...resti pure illuso di averlo fatto.

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